2014-2015 | Il Corso di Architettura RifugioPLUS per le Dolomiti di Brenta
Con l'anno accademico 2014-15 l’Università di Trento, in stretto dialogo con il territorio e grazie al fattivo supporto di Accademia della Montagna del Trentino, torna a concentrarsi sui rifugi alpini. Infatti, dopo il positivo riscontro suscitato l’anno passato con i progetti di ricostruzione del rifugio Catinaccio nella conca di Gardeccia, quest’anno il corso di “Architettura e Composizione architettonica 3 con laboratorio progettuale", tenuto dal professor Claudio Lamanna presso la Facoltà di Ingegneria edile - Architettura, consolida e focalizza ancor di più a propria attività didattica sulle terre alte occupandosi di due rifugi alpini di particolare rinomanza: il Maria e Alberto ai Brentei (2182 m) e il Tommaso Pedrotti alla Tosa (2491 m). Circa 80 studenti suddivisi in gruppi di due o tre persone formuleranno proposte di sviluppo per la riconfigurazione del Brentei (in accordo con la proprietà del CAI Monza), nonché (in accordo con la SAT) due tipi di ipotesi per il Pedrotti: demolizione e ricostruzione oppure ampliamento. I progetti di massima saranno redatti a seguito di un sopralluogo di due giorni in programma il 23 e 24 settembre, con pernottamento al Brentei, che sarà occasione anche di confronto con i rifugisti e momento di lezione all’aperto.
L'istituzione del corso, fortemente voluto da Accademia della Montagna del Trentino, rappresenta un unicum nell’offerta formativa italiana e non ha pari neppure nelle altre istituzioni universitarie dell'arco alpino. Come l’anno scorso, fornirà un contributo Luca Gibello, caporedattore de “Il Giornale dell’Architettura” e presidente di Cantieri d'alta quota, associazione culturale che ha l’obiettivo di incentivare la ricerca, divulgazione e condivisione delle informazioni storiche, progettuali, geografiche, sociali ed economiche sulla realtà dei punti d’appoggio in montagna.
Il programma del corso prevede lezioni che affiancano esempi di realizzazioni contemporanee “estreme” alla storia dei bivacchi e rifugi alpini, intrecciando le questioni relative alle esigenze dell’utenza e ai problemi della gestione. Il quadro che restituisce lo stato dell’arte sarà inoltre arricchito dall’intervento del presidente della SAT Claudio Bassetti e da specialisti di settore: guide alpine (come Franco Nicolini, Luca Leonardi ed Egidio Bonapace, presidente di Accademia della Montagna), antropologi (come Annibale Salsa, già presidente generale del CAI nonché membro del Comitato scientifico di Accademia della Montagna), progettisti (come gli artefici del notissimo bivacco Gervasutti nel gruppo del Monte Bianco).
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